La Monasterio, confermata ai vertici della Cardiologia e Cardiochirurgia italiana, ha discusso della sanità del futuro nell’ambito delle patologie cardiopolmonari.

Pisa, 03.07.2021 – Sabato 3 luglio, nell’Auditorium del CNR (via G. Moruzzi, 1 – Pisa), si è tenuto l’evento “Al Cuore della Ricerca. Stati Generali” della Fondazione Monasterio. L’evento ha avuto un duplice obiettivo: quello di essere stato – allo stesso tempo – punto di arrivo di un percorso iniziato alcuni mesi fa, e punto di partenza di un nuovo cammino dell’Ente.

«Costruiamo insieme il nostro futuro»: questo lo spunto per i nostri professionisti, al fine di scrivere insieme il piano strategico degli anni a venire, e poter fronteggiare le prossime sfide che ci porrà il mondo della sanità, nell’ambito delle patologie cardiopolmonari.

Queste le tematiche trattate: trasformazione digitale, umanizzazione delle cure, innovazione tecnologica, di cura (dalla prevenzione alla riabilitazione) e di processo, formazione innovativa con approcci digitali e verso la creazione di nuove figure professionali, biongegneria e informatica (simulazione, bio-robotica, imaging, intelligenza artificiale e big-data), medicina di precisione, tecniche mini-invasive e ibride, medicina personalizzata, integrazione ospedale-territorio, telemedicina.

Con una “call for ideas” è stato chiesto all’intero personale di mettersi in gioco, immaginando possibili linee strategiche di sviluppo declinate per ciascun ambito della missione della Monasterio: clinica, ricerca, formazione e innovazione.

Il primo grande risultato prodotto dall’iniziativa è stata la massiccia partecipazione, che ha generato grande fermento nel mondo professionale.
Dopo aver ricevuto le numerose proposte, la Monasterio ha attivato 4 gruppi di lavoro, costituiti dall’anima più giovane e multidisciplinare dell’Ente, coordinati da figure senior. Ciascun tavolo ha effettuato un approfondito lavoro di analisi, volto ad individuare le opportinità di sviluppo e disegnare la strategia per lo specifico ambito di competenza.
Gli Stati Generali hanno rappresentato, quindi, il momento di confronto di ciò che, grazie ai professionisti – sanitari e non – della Monasterio è risultato nel corso delle discussioni interne a ciascun tavolo. Accanto a loro, professionisti esterni, nel ruolo di discussant.
Ciò che è emerso – e che sta emergendo in modo sempre più chiaro ed evidente – è che le Istituzioni devono unirsi e collaborare, al fine di rispondere nel miglior modo possibile ai cambiamenti del mondo che stiamo vivendo. Multidisciplinarietà, interdisciplinarietà, confronto, connessione, partnership pubblico-privato e ricerca-sanità: queste le parole chiave della sanità del futuro, equa, sostenibile e universale.

«La Monasterio è l’unico Ente del Servizio Sanitario Nazionale partecipato dal CNR – ha commentato il Direttore Generale Marco Torre. Siamo un pesce pilota del Servizio Sanitario Regionale che porta innovazione, per questo vogliamo mettere a fattore comune e a disposizione di tutti le nostre competenze.
Affrontiamo questa sfida e guardiamo al futuro mettendo al centro i pazienti e i loro bisogni: “tutto partendo e tornando all’uomo e ai suoi problemi”, come ama dire il nostro fondatore, il Professor Luigi Donato. La scienza medica aiutata da tutte le altre scienze per studiare soluzioni innovative e garantire la migliro rispsota di cura».

Gli Stati Generali sono stati un importante momento anche per condividere i risultati raggiunti dalla Monasterio, un focus-hospital totalmente orientato alla cura delle patologie cardiopolmonari e uno dei più grandi istituti cardiologici e cardiochirurgici nazionali, che si attesta leader italiano in termini di esiti: primo laboratorio di emodinamica in Italia per volumi di procedure di cardiologia interventistica (dati Gise 2020), primo centro in Italia per esiti di cardiochirurgia (bypass aorto-coronarico), secondo centro nazionale per complessità della casistica trattata e best-practice regionale per la chirurgia valvolare isolata, il trattamento dello scompenso cardiaco e la BPCO.
La Monasterio ha anche la più alta produzione scientifica per ricercatore (336 pubblicazioni all’anno, di cui il 25% su riviste con impact factor medio superiore a 5, e 159 studi e sperimentazioni in corso): «Come già la letteratura scientifica ha dimostrato, questi numeri sono l’ulteriore testimonianza che fare ricerca all’intero di un Ospedale comporta i migliori risultati nella clinica: ogni procedura è cucita su misura del paziente», ha spiegato il Direttore Generale.
E ha concluso Torre: «Terminiamo gli Stati Generali arricchiti dai contributi di tutti, e più preparati per definire insieme il futuro del nostro Ente. A tal proposito, un sentito ringraziamento al Consiglio Nazionale delle Ricerche, all’Istituto di Fisiologia Clinica, alla Scuola Superiore Sant’Anna e all’Università di Pisa per aver partecipato, e in particolare grazie al Dottor Giorgio Iervasi, alla Professoressa Sabina Nuti, e al Professore Riccardo Zucchi per i preziosi contributi forniti.
Subito al lavoro per dare vita ai progetti dei nostri professionisti, e per costruire un piano strategico che proietti la Monasterio “al cuore della ricerca” in rete con le Istituzioni del nostro territorio».