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Da paziente a volontaria, la storia di Giulia

22 anni: da tanto dura il legame tra Giulia e l’Ospedale del Cuore di Monasterio. Un legame che nasce con Giulia e con lei cresce alimentandosi di reciproco impegno, costanza, dedizione.
Una storia che comincia con la nascita di una bambina affetta da una cardiopatia congenita: Giulia ha una trasposizione dei grandi vasi, le arterie più importanti del corpo umano, l’aorta e l’arteria polmonare, hanno un’origine inversa e il sangue non si ossigena correttamente. Una cardiopatia incompatibile con la vita. Giulia ha un solo mese di vita quando viene sottoposta ad un delicato intervento. Il recupero non è semplice, ma lei ce la fa. 
E da quel giorno l’Ospedale del Cuore per Giulia e la sua famiglia non è più solo un luogo di cura, ma la sede di affetti e relazioni durature.

Mi sono sentita spesso sbagliata, preda delle paure. L’Ospedale del Cuore mi ha aiutato a  vincere davvero, ho trovato l’appoggio di tutto il personale che, oltre a prendersi cura del mio cuore fin dalla mia nascita, mi ha fatto comprendere il valore del mio percorso.  Io sono la dimostrazione che, nonostante le difficoltà, è possibile rialzarsi e stare meglio grazie alla forza di chi ci sta accanto e alla competenza dei medici.

Giulia Ricci

Paziente e volontaria

Giulia sa bene che ogni relazione è reciprocità così  se dall’Ospedale ha ricevuto molto, è all’Ospedale che decide di dedicare tempo e impegno diventando volontaria  dell’associazione Aicca che si occupa di cardiopatici congeniti, proprio all’interno dell’Ospedale del Cuore. Così eccola Giulia, 22 anni, un diploma, il servizio civile in Croce Rossa e il volontariato a fianco dei cardiopatici.
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