In occasione della quarta Diretta al Cuore abbiamo parlato di aritmie giovanili.
Siamo abituati a credere che i più giovani siano esseri invulnerabili e in perfetta salute.
Talvolta, però, un cuore apparentemente sano può nascondere qualche piccola anomalia nel battito, qualche piccola e impercettibile accelerazione o rallentamento, far perdere i sensi in maniera del tutto inaspettata.
Abbiamo – tutti noi – ancora impressi nella memoria i momenti del malore del giocatore Christian Eriksen agli Europei di calcio dell’estate 2021.
Il tempo si è fermato, attutito da un silenzio pesante e assordante, interrotto soltanto – e per un solo momento – dal fischio dell’arbitro che ha fermato la partita.
Eriksen si è accasciato a terra.
I compagni di squadra, prima spaesati, si sono dati immediatamente da fare. Alcuni lo hanno soccorso, nell’attesa di professionisti esperti. Altri si sono stretti attorno a lui, in un semicerchio che non dimenticheremo mai, quasi a voler celare l’orrore del terrore agli occhi altrui.
Ma ogni sguardo era rivolto verso quello sportivo, che fino a poco tempo prima rincorreva il pallone, anelando la vittoria.
In quel momento, tutti i calciatori giocavano per un’unica squadra.
In quel momento, tutti i tifosi sostenevano la stessa bandiera.
In quel momento, tutti gli spettatori, ovunque si trovassero, stavano con il fiato sospeso.
E poi una prima ripresa.
E a un anno di distanza il ritorno allo sport, segnando addirittura un gol in quello stesso campo che lo aveva visto accasciarsi a terra.
Storie come quella di Eriksen possono capitare, se pur raramente, a diverse persone.
La prevenzione, lo screening, l’attenzione al proprio cuore è – quindi – quanto mai importante. Fondamentale.
Per capire come mai, talvolta, alcuni giovani rischiano di essere colpiti a tradimento dal proprio cuore, quali possano essere le cause, finanche genetiche, e i rimedi – perché esistono i rimedi -, abbiamo interrogato quattro esperti:
Dottor Alberto Giannoni, Cardiologo dell’Unità Operativa Cardiologia e Medicina Cardiovascolare all’Ospedale San Cataldo-CNR e Ricercatore alla Scuola Sant’Anna
Dottor Luca Panchetti, Cardiologo e Elettrofisiologo dell’Unità Operativa Elettrofisiologia Interventistica all’Ospedale San Cataldo-CNR
Dottoressa Martina Modena, Biologa alla Monasterio e Assegnista di Ricerca alla Scuola Sant’Anna
Dottoressa Nicoletta Botto, Dirigente Biologo al Laboratorio di Cardiologia Molecolare all’Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio