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Diritti dei minori in sanità, Monasterio sottoscrive il Codice Etico

La salute e il benessere del bambino, il pieno diritto di accesso alle cure, ospedaliere e domiciliari, la garanzia di un corretto sviluppo psicofisico anche – e soprattutto – durante la malattia e il ricovero.  E’ questo il cuore del “Codice Etico del diritto del minore alla salute e ai servizi sanitari”. Elaborato dalla Garante regionale per l’infanzia e l’Adolescenza, Camilla Bianchi, è stato sottoscritto a Firenze, nel Palazzo del Pegaso, da tutti i direttori generali delle aziende sanitarie che ne daranno applicazione negli ospedali. 

«Ho ritenuto – ha spiegato Camilla Bianchi – di elaborare un Codice etico che possa costituire un punto di riferimento valoriale ed una guida per tutti i soggetti che operano in campo sanitario, al fine di garantire alle persone di minore età il migliore livello di cure e di assistenza sin dall’epoca prenatale».

Camilla Bianchi

Garante diritti Infanzia e Adolescenza della Regione Toscana

Ha sottoscritto il Codice anche il Direttore Generale di Monasterio  Marco Torre. Una sottoscrizione _ ha spiegato _ che parte da un’importante consapevolezza, quella che  dietro ad un cuore  – per mutuare le parole del professor Luigi Donato – c’è un bambino.

«Il modo in cui un Paese tratta i più piccoli e i malati  – è stato l’intervento del direttore  generalwe di Monasterio a margine della sottoscrizione – è la misura del suo livello di civiltà. L’Ospedale del Cuore è pensato intorno al paziente pediatrico, ai suoi bisogni, alla sua storia, clinica e umana, nella consapevolezza che diritto alla Salute non significa soltanto accesso all’assistenza sanitaria, ma possibilità di preservare e tutelare l’equilibrio psicofisico del minore in ogni momento della sua vita, anche e soprattutto nella malattia. Per questo – ha proseguito Marco Torre –  accogliamo con grande entusiasmo questa iniziativa capace di focalizzare l’attenzione di tutte le strutture sanitarie su tematiche così importanti e stimolare ulteriormente l’impegno dei nostri professionisti. All’Ospedale del cuore medici, infermieri, tecnici e volontari, nel rispetto dello sviluppo della personalità del minore, preservano, durante il ricovero, il diritto del bimbo e della bimba all’informazione sulle cure, il diritto ad un tempo per il gioco e per l’interazione con i pari e il diritto al rapporto con i propri affetti. Tutto questo anche grazie  al prezioso contributo di associazioni di volontariato e di altre istituzioni: presso l’Ospedale del Cuore è presente infatti uno spazio giochi ed è garantita ai piccoli pazienti la possibilità, grazie alla collaborazione con l’istituto comprensivo Massa 2, di proseguire, compatibilmente allo stato di salute, il percorso scolastico».

Marco Torre

Direttore Generale Fondazione Monasterio

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