Francesca Chiaramonti, cardiochirurga endoscopica e Dorela Haxhiademi, anestesista e responsabile della Terapia Intensiva adulti, ospiti a Tadà, la trasmissione di RTV38 dedicata a medicina e benessere.
Durante la puntata di mercoledì 21 febbraio, Chiaramonti e Haxhiademi hanno parlato di endoscopia e cardioanestesia.
La dottoressa Chiaramonti ha spiegato ai telespettatori che l’endoscopia è una tecnica chirurgica in cui il paziente viene operato al cuore senza eseguire l’apertura dello sterno. Attraverso un taglio di 3-4 cm tra le coste – ha chiarito – vengono inseriti una videocamera e gli strumenti chirurgici: “La videocamera raggiunge il cuore così che il chirurgo possa operare non più guardando direttamente all’interno del torace, ma osservando le immagini riportate su uno schermo ad alta risoluzione che restituisce una visione del cuore e delle strutture cardiache estremamente ingrandita”.
La dottoressa ha inoltre chiarito i vantaggi della chirurgia mini invasiva per il paziente in termini di riduzione del trauma chirurgico e del dolore, riduzione del rischio di sanguinamento e del rischio infezioni, minore durata della degenza e più rapido recupero postoperatorio.
La dottoressa Haxhiademi si è concentrata sull’importanza del cardionaestesista sia in sala sia nel post operatorio: “Io amo dire – sono state le sue parole -che l’anestesista è colui o colei che sorveglia la persona che dorme. E sorvegliare chi dorme è un gesto di amore, come quello della mamma che veglia il sonno del bambino. Il ruolo dell’anestesista durante la fase operatoria è duplice: far sì che il paziente non percepisca quello che accade e assicurare che il funzionamento dell’organismo subisca minori alterazioni possibili. Durante la procedura endoscopica, inoltre, l’anestesista, tramite l’eco transesofageo, guida il cardiochirurgo nel processo di inserimento delle cannule”.
La dottoressa ha inoltre sottolineato la centralità dell’anestesista nel recupero post operatorio evidenziando l’importanza dell’umanizzazione delle cure.
La presenza di due donne in studio ha offerto alla conduttrice l’occasione per parlare della presenza femminile nella Medicina: entrambe le dottoresse hanno sottolineato l’impegno concreto di Monasterio per la parità di genere.
“Il fatto che noi siamo qui – sono state le parole di Dorela Haxhiademi- dice tutto sull’impegno di Monasterio per la parità, indipendentemente dal genere e dalla provenienza della persone”.
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