Giovani cardiologi e persone speciali: i vincitori del premio di studio in memoria di “Vera Srebot”
E’ giunto alla sua IV edizione il premio di studio intitolato a Vera Srebot, la giovane cardiologa scomparsa nel 2014, e dedicato ai giovani medici interessati a un progetto di ricerca in ambito sperimentale o clinico nel settore della cardiologia.
“Amicizia, impegno, cura, amore, rigore, speranza, tenacia, dolcezza – spiegano i promotori dell’iniziativa – sono alcuni dei colori dell’anima di Vera Srebot che ha illuminato chiunque le sia stato vicino: negli affetti familiari, nell’amore dello studio, dello sport, della vita, nell’impegno nei confronti degli altri, nella voglia di conoscere e di apprendere, così come nel modo con cui ha affrontato la malattia, con coraggio e intelligenza. Vera è stata una persona speciale”.
“Un premio in nome di Vera – ricordano i genitori della cardiologa scomparsa – non può essere solo il giusto riconoscimento a un progetto scientifico ma anche il premio a un medico che unisca in modo equilibrato e con intelligenza la passione per la conoscenza al sostegno per il prossimo, al rispetto, all’onestà senza le quali ogni professione rischia di essere sterile, fine a se stessa e addirittura pericolosa. Vera la ricordiamo per l’entusiasmo e il sacrificio dai quali scaturiva la sua gioia di vivere e condividere le sue esperienze lavorative, culturali e sportive”.
Sono stati premiati ieri, nell’Auditorium del CNR di Pisa, quattro giovani laureati in medicina specialisti in cardiologia, grazie al contributo della Fondazione “Vera nel cuore onlus”, della Fondazione Monasterio e di Edda Bresciani, grande egittologa purtroppo recentemente scomparsa e che aveva sposato la causa. Il premio è patrocinato dall’Asl Toscana Nord Ovest e dall’Ordine dei Medici di Pisa.
Ecco i nomi dei vincitori: Aldo Stefano Porcari (Università di Trieste), premiato da Rita Mariotti (Università di Pisa), Giulia Elena Mandoli (Università di Siena), premiata da Maurizio Petrillo (Fondazione Monasterio), Fabiana De Martino (Fondazione Monzino, Milano), premiata da Ottavio Zirilli (CNR), Nicola Riccardo Pugliese (Università di Pisa), premiato da Stefano Taddei (Università di Pisa). I ragazzi, hanno autonomamente elaborato un progetto di ricerca sperimentale o clinica.
La commissione di selezione era composta da Michele Emdin, Claudio Passino, entrambi responsabili clinici e scientifici della Fondazione Monasterio e professori della Scuola Superiore Sant’Anna, Rita Mariotti, Piergiuseppe Agostoni, Gianfranco Sinagra, Matteo Cameli, professori di cardiologia delle Università di Pisa, Milano, Trieste e Siena, Massimo Srebot, medico e padre di Vera, e – nel consegnare i premi – hanno scelto persone come Vera, ovvero che lei stessa avrebbe potuto scegliere per amici o compagni di lavoro.

