Parola chiave: INNOVAZIONE.
All’Ospedale San Cataldo-CNR è arrivata la nuova Pet Digitale: una strumentazione estremamente innovativa per la diagnostica per immagini.
Elevata accuratezza e alta qualità dell’immagine, riduzione dei tempi di esposizione sia per il paziente sottoposto all’esame che per gli operatori sanitari che lo effettuano. Ancora, contenimento dei costi e importante contributo all’abbattimento delle liste d’attesa sul territorio, soprattutto per alcuni ambiti nei quali il fattore tempo è cruciale (come quello dell’oncologia).
Ma facciamo un passo indietro.
L’Unità Operativa di Medicina Nucleare si dota di un nuovo macchinario, che al momento è in fase di installazione fra le mura del presidio di Pisa della Monasterio, divenendo – così – un reparto interamente digitale: uno dei pochi in Italia e in Europa.
Tale acquisto completa un percorso iniziato circa dieci anni fa, con l’acquisto – primi in Europa – prima di una SPECT, uno strumento per la scintigrafia del cuore a carattere digitale, e di una SPECT TAC, per gli studi globali del corpo con l’utilizzo di specifici radiofarmaci, poi.
Il Tomografo Pet (Positron Emission Tomography, letteralmente Tomografia ad Emissione di Positroni) digitale è l’ultima frontiera, in Medicina Nucleare, per gli studi in ambito Oncologico, Neurologico e Cardiologico.
Lo strumento è tecnica di diagnostica per immagini estremamente avanzata.
Con un solo esame, infatti, si ottengono – in maniera non invasiva sia per il paziente che gli operatori sanitari – informazioni molecolari e strutturali (morfologiche) degli organi e tessuti presenti nel corpo umano.
L’alta sensibilità di rilevazione degli eventi radioattivi ha, inoltre, importanti implicazioni cliniche permettendo di ottenere immagini, che – come detto – sono in altissima risoluzione, con la possibilità di identificare lesioni più piccole (si tratta di un ordine di pochi millimetri) rispetto agli strumenti tradizionali.
Grazie al lettino a scorrimento continuo su un tappeto magnetico (a differenza degli scanner convenzionali, che effettuano gli esami spostando sequenzialmente il lettino su posizioni predefinite), la dose della sostanza radioattiva da somministrare al paziente è ridotta, potendo inoltre personalizzare i protocolli di acquisizione delle immagini sulla base delle caratteristiche e della patologia del singolo paziente.
Da ultimo, non per importanza, la scansione corporea totale avrà una durata di meno di 10 minuti (contro i 20 e più minuti degli strumenti tradizionali).
Lo strumento è dotato anche di una TC avanzata (che fornisce 384 strati dell’organo per singola rotazione), con possibilità di effettuare studi combinati PET/TC di valvole e coronarie.
Tutti questi elementi, insieme, hanno – inoltre – importanti e positive ripercussioni nell’ambito pediatrico.
Un unicum nel panorama della Medicina Nucleare e – al contempo – un servizio per i cittadini.