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Medici di Monasterio in missione in Kazakistan

Accoglienza, cooperazione e formazione sono nel Dna di Monasterio e ogni missione all’estero  è l’occasione per riaffermare quei valori. Lo è stata anche la missione dello scorso luglio al Centro di Perinatologia e Cardiochirurgia Pediatrica di Almaty, in Kazakistan.

La missione si è concretizzata nell’ambito di un accordo di collaborazione quinquennale tra Monasterio e l’ospedale kazako, accordo grazie al quale i medici di Monasterio contribuiscono alla formazione dei colleghi del Kazakistan, condividendo conoscenze ed esperienze, e si rendono disponibili ad eseguire interventi di cardiochirurgia complessa su pazienti pediatrici nel centro kazako e all’Ospedale del Cuore. Lo scopo è duplice: salvare vite e diffondere competenze consentendo una miglior qualità delle cure e possibilità d’intervento chirurgico anche nel paese di origine. L’accordo quindi prevede non soltanto missioni dei medici di Monasterio in Kazakistan, ma anche periodi di formazione dei cardiochirurghi kazaki negli ospedali di Monasterio. Poco dopo la stipula della convenzione, ratificata con delibera nell’ottobre del 2022, il dottor Gennadiy Nigay, responsabile del reparto di Cardiochirurgia del Centro di Almaty,  ha, infatti, visitato  l’Ospedale del Cuore di Massa assistendo al lavoro di tutto il personale. 
A luglio, invece, sono stati quattro professionisti di Monasterio a raggiungere il Kazakistan: una missione  di una settimana che  ha regalato la possibilità di guardare al futuro a  nove bambini.  Dall’Ospedale del Cuore sono partiti il  dottor Vitali Pak, cardiochirurgo pediatrico, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia Pediatrica e del Congenito Adulto, il dottor Paolo Del Sarto, anestesista, responsabile della Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione, la dottoressa Chiara Marrone, cardiologo pediatra e il dottor Leonardo Torracchi, cardiochirurgo pediatrico. 

Quattro medici e nove piccoli pazienti (il più grande di  4 anni),  sei dei quali già sottoposti ad intervento. I professionisti di Monasterio hanno supportato i colleghi di Almaty in tutte le fasi di cura: dalla valutazione preoperatoria, alla esecuzione degli interventi, fino alla gestione postoperatoria. Tutti i piccoli pazienti hanno avuto un buon decorso post operatorio e sono stati dimessi  in breve tempo. 
Nove interventi, quindi, ma anche tantissima attività ambulatoriale: sono infatti più di 30 i  bambini cardiopatici visitati nel corso della settimana dai medici di Monasterio nel centro kazako. Alcuni piccoli pazienti sono stati inseriti in un percorso di “follow-up” cardiologico condiviso tra i due centri, percorso che prevede l’esecuzione, in futuro, di  interventi cardiochirurgici al Centro di Almaty o  all’Ospedale del Cuore. 

Una missione preziosa  quella dello scorso luglio ad Almaty che testimonia la volontà, da parte di entrambe le parti, di mantenere una duratura collaborazione nel segno della ricerca costante dei migliori standard di cura e dello scambio di conoscenze, obiettivi da sempre perseguiti da Fondazione Monasterio.

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