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Missione in Eritrea per salvare piccoli pazienti

Massa, 3 ottobre 2024.  Riconoscere a tutti, indipendentemente dal Paese di provenienza, il diritto alle migliori cure. Regalare a decine di bambini la possibilità di guardare al futuro.

È con queste motivazioni che medici, infermieri e tecnici dell’Ospedale del Cuore  partiranno all’alba del 6 ottobre  per Asmara, capitale dell’Eritrea.Una missione di cooperazione internazionale, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che vede Monasterio, con il prezioso supporto dell’Associazione “Un Cuore, Un Mondo”, collaborare con Mission Bambini, fondazione impegnata da anni in progetti sanitari ed educativi nei Paesi più poveri del mondo.
A partire dall’Ospedale del Cuore, domenica mattina, saranno in 13 e a loro si aggiungeranno 9 persone  provenienti da altre cardiochirurgie italiane.
A guidare la missione sarà il dottor Bruno Murzi, storico Direttore della Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale del Cuore, ora in pensione, ma grande amico di Monasterio e sempre disponibile a portare il suo contributo di conoscenza ed esperienza. Ad affiancare Bruno Murzi alla guida della missione, saranno il dottor Vincenzo Poli, cardiochirurgo pediatrico; la dottoressa Nadia Assanta, cardiologa e  il dottor Paolo Del Sarto, anestesista, insieme a infermieri e tecnici di perfusione dell’Ospedale.
Ad Asmara il personale sanitario di Monasterio allestirà una sala operatoria ed una terapia intensiva all’interno dell’ex ospedale militare, recuperato da una Ong tedesca. E in quella sala verranno operati piccoli pazienti, alcuni nati con cardiopatia, altri con il cuore malato a causa di infezioni batteriche da streptococco non riconosciute e non curate per mancanza di antibiotici. Durante la missione, dal 6 al 19 ottobre,  verranno operati  circa  20 bambini: i piccoli pazienti resteranno monitorati nella terapia intensiva allestita dal personale di Monasterio e, quando le loro condizioni lo consentiranno, verranno trasferiti nel reparto pediatrico del vicino ospedale di Asmara.
Cardiochirurgia, ma anche diagnosi: durante la missione, infatti, i cardiologi eseguiranno centinaia di ecografie cardiache per individuare patologie o malformazioni. Un’attività di screening preziosissima perché consente di individuare i casi più gravi, da sottoporre ad intervento nel corso di altre missioni.
Un “meccanismo” virtuoso che ha permesso negli anni di salvare la vita a decine e decine di bambini. 

Monasterio, supportata dall’Associazione “Un Cuore, Un Mondo”, partecipa, infatti, alle missioni in Eritrea dal 2006, con la preziosa guida del dottor Murzi che il progetto Eritrea lo ha inaugurato 18 anni fa. Ma quella di domenica sarà una missione speciale e diversa da tutte le altre perché  ad accompagnare medici e infermieri sarà Aisha, la scimmietta blu mascotte dei piccoli pazienti dell’Ospedale del Cuore. Tra medicinali e dispositivi, nelle valigie, ci sono anche colori, adesivi e tanti libricini di Aisha perché i piccoli pazienti eritrei si sentano coccolati durante  la degenza.

Ecco il personale che partirà per l’Eritrea: Bruno Murzi, Nadia Assanta, Benedetta Bonini, Michele Collaretta, Francesca Contini, Paolo Del Sarto, Silvia Macuzzi, Sara Manfredi, Laura Menconi, Viola Menconi, Vincenzo Poli, Rachele Saletti, Alessandro Vannucci.

Condividere il nostro prezioso patrimonio di conoscenze e dotazioni sanitarie è per noi non solo motivo di orgoglio, ma consapevole impegno morale per una sanità che sia davvero  universale. La collaborazione con Mission Bambini e il grande cuore di tutto il personale di Monasterio consentono di salvare la vita a tanti bambini e bambine e  questo conferma tutti noi nella scelta di aderire ai progetti di cooperazione internazionale. Sostenere e accogliere  sono nel nostro DNA. La presenza di Aisha in questa missione è il simbolo del nostro impegno per l’umanizzazione delle cure, sempre, dentro e fuori dal nostro ospedale. Grazie al dottor Murzi, grande amico di Monasterio, all’ambasciata italiana in Eritrea e a tutto il personale coinvolto nella missione, che per  giorni ha lavorato per predisporre tutto il necessario

Marco Torre

Direttore Generale

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