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Monasterio verso il 2030

Bilancio positivo per il 2022 e programmazione delle attività per il futuro, fino al 2030

Direzione Aziendale e Medici

Il Piano Strategico.

«Abbiamo scritto questo Piano Strategico – spiega Marco Torre, Direttore Generale della Fondazione Monasterio – perché ce lo chiedono la ricchezza di competenze, la motivazione del personale, la necessità di dare risposte efficaci alla domanda di prestazioni, l’esigenza di focalizzare le risorse in progetti rilevanti, la richiesta di essere parte di un sistema sanitario complesso con un ruolo attivo e orientato al futuro, la volontà di generare percorsi formativi di valore per il futuro e di radicare l’innovazione tecnologica nella Sanità. Perché quell’idea visionaria del Professor Luigi Donato, è anche la nostra idea, 50 anni dopo».

Dai quattro pilastri della Monasterio – clinica, formazione, innovazione e ricerca -, passando per le reti create nel tempo – con associazioni, CNR, ospedali, università, scuole, fondazioni, territorio – fino ai progetti degli uomini e delle donne della Monasterio, che hanno risposto ad una semplice domanda, “come immagini la Monasterio nei prossimi 10 anni?”

Medicina di precisione, personalizzata e sartoriale per ogni paziente, imaging 3.0 e tecnologie all’avanguardia, laboratorio di medicina traslazionale, con l’attività di ricerca che trae spunto attorno al letto del paziente, formazione – per il personale, gli operatori sanitari in genere, i pazienti e la cittadinanza tutta -, il governo del dato, grazie a sistemi di telemonitoraggio e informatizzazione, e sostenibilità – ambientale, energetica, di cura, benessere interno e genere.

I dati.

La Monasterio, costituita 15 anni fa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dalla Regione Toscana, ha registrato una costante crescita delle proprie attività, come evidenzia in modo sintetico il valore della produzione che è passato da circa 56 milioni di euro nel 2008 a circa 100 milioni di euro nel 2022.

«E’ difficile rappresentare in numeri la qualità del lavoro svolto dai nostri professionisti e la cura e l’attenzione che ogni giorno ripongono verso i pazienti che si affidano alla nostre strutture. Ma è doveroso fermarsi e condividere i risultati di un anno di intenso lavoro – inizia Marco Torre, Direttore Generale della Fondazione Monasterio.
Da dove partiamo? Dal perchè abbiamo voluto imprimere nel nostro logo l’insegnamento del Prof. Luigi Donato, nostro fondatore: Ricerca che Cura. Rappresenta la tensione costante dei nostri professionisti a ricercare soluzioni innovative per rispondere in modo sempre più appropriato, personalizzato e sostenibile ai bisogni di cura dei pazienti».

Sul fronte dell’attività di Ricerca l’anno 2022 sta registrando un ulteriore incremento della produzione scientifica, a conferma di un trend ormai consolidato.
Aumenta anche la capacità dell’Ente di acquisire fondi derivanti da progetti di ricerca su bandi competitivi regionali, nazionali ed europei e si consolida l’attitudine a contribuire alla realizzazione di network di ricerca internazionali.
La Monasterio, inoltre, ha progettato e completato un nuovo Laboratorio di Fase 1 per la ricerca e la sperimentazione di farmaci sull’uomo, ottenendo l’accreditamento da parte di AIFA e avviando proprio in questi giorni il primo studio: tutto questo in pochi mesi, nel corso di questo anno.

E arriviamo alla Cura: Monasterio è il 1 centro in Italia per procedure interventistiche cardiologiche, 2 centro in Italia per complessità dei casi trattati, ed esegue circa 1300 interventi di cardiochirurgia all’anno. Ancora, il Piano Nazionale Esiti 2022, appena pubblicato da Agenas, colloca, anche per il 2021, la Monasterio ai vertici dei ranking nazionali in termini di esiti.
In particolare, il tasso di mortalità a 30gg (raffronto tra la media Monasterio e la media Italiana) nelle specialità di Monasterio è:
• By-pass aorto-coronarico isolato: 0,98% vs 2,16%
• Chirurgia valvolare isolata: 0,6% vs 2,51%
• Scompenso cardiaco congestizio: 3,65% vs 11,22%
Per quanto riguarda la cardiochirurgia pediatrica gli esiti sono di assoluta rilevanza: il tasso di mortalità a 30gg del Centro è pari a 1,8% rispetto alla media europea del 4%.

Monasterio si è affermata, nel 2022, anche quale riferimento nazionale per la amiloidosi cardiaca, una malattia considerata fino a poco tempo fa rara ma in realtà solo per un problema di scarsa capacità di diagnosi. Clinici e ricercatori della Monasterio, primi nel panorama scientifico internazionale, hanno messo a punto un protocollo non invasivo per lo studio e l’identificazione dell’amiloidosi cardiaca.

Monasterio è, da sempre, sinonimo di mini-invasività dei trattamenti: intende, per questo, consolidare la propria leadership nazionale ed europea sviluppata negli anni nell’ambito della cardiologia strutturale e della cardiochirurgia mini-invasiva approntando un nuovo programma integrato cardiologico e cardiochirurgico per continuare a sviluppare innovative tecniche ibride, e, parallelamente utilizzando – in sala operatoria – approcci endoscopici.

«Guardiamo al futuro ma, in parte, il futuro è già qui», commenta Torre, proseguendo con la carrellata di progetti, dati e risultati di questo intenso anno.
Modelli virtuali o di stampa 3D del laboratorio BioCardioLab, a partire dalle immagini della risonanza fino alla pianificazione dell’intervento.
Grazie a tali modelli, il cardiochirurgo pediatrico pianifica e simula il proprio intervento, prima di entrare in sala: in questo modo, operare una valvola cardiaca di appena qualche millimetro risulta più sicuro e migliora l’efficacia dell’intervento.

Sotto la supervisione dell’Organizzazione Toscana Trapianti e in collaborazione con l’Azienda USL Toscana Nord Ovest, la Monasterio ha attivato il 30 maggio un nuovo percorso per la donazione controllata, costituendo un Ecmo-Team dedicato: in poco meno di 6 mesi, il Team è intervenuto 6 volte presso gli ospedali di Massa, Versilia e Livorno contribuendo a finalizzare il trapianto di 6 fegati e 1 rene da donatori di tre Ospedali.

Monasterio è anche cooperazione sanitaria internazionale: da sempre svolge missioni all’estero in paesi svantaggiati e accoglie presso le proprie strutture piccoli pazienti e medici in formazione, grazie al prezioso supporto dell’Associazione Un Cuore Un Mondo e di Fondazione Rosa Pristina Onlus. Nel 2022, Monasterio ha ripreso la propria attività all’estero: 10 operatori, fra medici, infermieri e tecnici, hanno appena fatto ritorno dalla Palestina, operando 11 bambini in pochi giorni.

La firma del protocollo per l’Area Nascita Integrata, con Atno, Aoup e Unipi, che solo nei primi sei mesi di attività ha visto nascere 30 bambini cardiopatici.

Sul fronte della formazione, continua la collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nella realizzazione di Master di II livello che rappresentano un fiore all’occhiello per entrambe le istituzioni, attirando medici specialisti da tutto il mondo.
Monasterio, nel 2022, ha realizzato anche Convegni internazionali sull’imaging, sull’amiloidosi e sull’ingegneria meccanica, ed effettuato live in diretta streaming interventi con il Giappone per la formazione nel campo della cardiologia interventistica; anche gli infermieri e il personale delle professioni sanitarie ha avviato scambi culturali e formativi con gruppi di studenti provenienti dagli Stati Uniti.

Monasterio è anche sanità digitale.
Il Professor Luigi Donato lanciò nel 1995 il progetto per una Cartella Clinica Elettronica: già nell’anno 2000 la Monasterio è divenuta completamente informatizzata e digitale. La Cartella digitale di Monasterio ha continuato ad essere sviluppata, ha ottenuto la certificazione ISO 9001, ed è stata esportata presso l’Azienda USL Toscana Nord ovest, l’AOU Meyer e l’IRCCS Fondazione Stella Maris.
Sempre sul fronte dell’innovazione, Monasterio porta avanti, in collaborazione con l’Istituto di Ingegneria Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna, il progetto dell’Ospedale Virtuale, che da una – iniziale – umanizzazione delle cure vuole realizzare un Ospedale senza pazienti.
Innovazione, senza mai perdere di vista la sostenibilità e l’appropriatezza delle cure: proprio in questo solco rientra il percorso di Health Technology Assessment, all’interno del quale ingegneri, clinici e farmacisti lavorano fianco a fianco per scegliere i dispositivi più appropriati ai bisogni di cura dei pazienti. Qualche mese fa, inoltre, il progetto “Patient involvement in Health Technology Assessment” ha vinto il Premio AIIC AWARDS 2022.

Sul fronte degli investimenti, Monasterio ha avviato le attività di progettazione antisismica e antincendio che consentiranno di completare la sistemazione dell’Ospedale del Cuore.
Presso l’Ospedale San Cataldo-CNR di Pisa è stata completata la Radiofarmacia, installata una innovativa PET-Tc completando il reparto di Medicina Nucleare full-digital.
Proprio all’inizio di questo mese è stata installata la Naeotom Alpha, la prima Tac a conteggio di fotoni installata in Italia e nel Sud Europa, e la seconda al mondo interamente dedicata alla cardiologia.
Nei primi mesi del prossimo anno saranno completati i lavori per la realizzazione del nuovo Blocco Operatorio e del Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale del Cuore: una piattaforma innovativa, ad alto contenuto tecnologico, dotata di sale ibride di cardiologia e cardiochirurgia.

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