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Performance 2016

L’attività clinica in Fondazione

 La Fondazione coniuga in maniera sinergica le attività di diagnosi e cura specialistica patient-centered, le attività di ricerca clinica, fortemente orientata verso l’approccio fisiopatologico alla malattia e verso l’innovazione nel suo trattamento e le attività di formazione e didattica, tese all’ag-giornamento del personale sanitario e del training degli allievi ordinari e dei perfezionandi nelle Discipline Mediche e delle Professioni Sanitarie.
Tutte le attività sono caratterizzate da un approccio multidisciplinare, che si avvale di competenze essenziali per il management moderno della patologia e delle più avanzate tecnologie di indagine: questo approccio del tutto peculiare garantisce al paziente la completezza del percorso diagnostico e il migliore outcome, sulla base delle condizioni individuali.

Descrizione e analisi dell’attività 2016

La Fondazione costituisce Presidio Ospedaliero Specialistico della Regione Toscana; l’attività clinica complessivamente erogata nel 2016 nei due Stabilimenti Ospedalieri di Pisa (Area della Ricerca CNR) e di Massa (Ospedale del Cuore, via Aurelia Sud) può essere così sintetizzata:

4.791 ricoveri in ambito cardiologico e cardiochirurgico, dal neonato all’anziano;
1.255 interventi cardiochirurgici, di cui 1.041 nell’adulto (oltre un terzo dei quali con approccio mini-invasivo) e 214 in ambito pediatrico e del congenito adulto;

2670 procedure cardio-interventistiche di cui di emodinamica (1.836 nell’adulto e 186 pediatriche e in congeniti adulti), e 834 di elettrofisiologia e cardio-stimolazione;
101.429 accessi ambulatoriali (4.857 pediatrici) con una notevole crescita delle attività di day service con percorsi personalizzati per specifiche patologie, finalizzati alla riduzione dei ricoveri inappropriati ed, insieme a garantire la completezza dell’indagine diagnostica.

Questi i volumi, volumi che fanno della Fondazione il primo centro italiano per attività di emodinamica, il quinto centro italiano per attività di cardiochirurgia pediatrica ed uno dei centri leader per nel panorama europeo nell’utilizzo di tecniche innovative in cardiochirurgia per adulti.

Le attività cliniche sono caratterizzate da:

elevata incidenza dei ricoveri in regime di urgenza con la gestione della sindrome coronarica acuta e di patologia acuta cardiovascolare che richiede l’approccio interventistico e cardiochirurgico urgente, grazie all’integrazione con le strutture sanitarie del territorio (ASL Toscana Nord Ovest – Area Apuo-Versiliese e Pisana);

elevata complessità della casistica che si collega a dati di efficacia ed efficienza certificati da Agenzie Regionali e Nazionali.

Presso lo Stabilimento di Pisa le competenze in ambito cardiovascolare sono fortemente integrate con quelle pneumologiche, con la possibilità di approccio integrato diagnostico e terapeutico a condizioni di elevata complessità ed urgenza come lo scompenso cardiaco end-stage, l’ipertensione polmonare primitiva e secondaria, la sindrome cardio-renale, l’insufficienza respiratoria.

In merito alla prevenzione primaria e secondaria, nel percorso ambulatoriale e di day-service, nonché presso le unità di diagnosi e ricerca in ambito endocrinologico, lipidologico e metabolico, sono impiegati gli approcci più moderni di valutazione e trattamento del rischio cardiovascolare con un’attenzione specifica alle tematiche della medicina di genere.

Il centro, inoltre, si caratterizza per la diagnosi e la cura di malattie cardiovascolari rare e/o con caratteristiche di complessità ed urgenza di approccio (amiloidosi cardiaca, cardiomiopatie esotossiche, genetiche, miopericarditi, endocardite, etc.).

Di particolare rilievo i risultati nel trattamento dello scompenso cardiaco congestizio, come certificati dall’AGENAS, che pongono la Fondazione tra i centri leader in Italia: nel 2015 (ultimo dato certificato) il centro ha registrato una mortalità a 30 giorni pari all’a 3.36%% a fronte di una media nazionale del 11.8%.

Lo Stabilimento, inoltre, è centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle dislipidemie ereditarie e per il trattamento con LDL aferesi; in tale ambito costituisce centro all’avanguardia per l’assistenza e ricerca integrata bedside-bench e di studi clinici internazionali sulle nuove terapie farmacologiche partecipando a network nazionali ed europei.

Le attività chirurgiche e la quasi totalità delle attività pediatriche si esplicano nello Stabilimento di Massa, dove le unità di terapia intensiva (adulto e pediatrica) sono integrate anche da una unità neonatologica.
Anche in questo caso i risultati, come certificati dall’AGENAS, sono di assoluta eccellenza: sempre nel 2015 la mortalità a 30 giorni per gli interventi di by-pass aortocoronarico isolato è stata pari allo 1.15%, contro una media nazionale del 2,4%, mentre per gli interventi di valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache, la mortalità a 30 giorni si è attestata all’1,5%, a fronte di una media nazionale del 2,8%.

Per quanto attiene alla cardiochirurgia pediatrica, nel triennio 2013 – 2016 la mortalità a 30 giorni è rimasta al di sotto dell’1% (la media dei centri europei si attesta intorno al 3,5%).

Sempre in tale ambito è di particolare interesse lo sviluppo dato alla chirurgia cardiaca senza uso di emoderivati: si tratta di un approccio perseguito anche in pazienti di giovanissima età e basso peso che ha portato a risultati estremamente soddisfacenti: la tecnica, mediata dall’esperienza, necessaria per motivi di carattere etico e religioso per alcuni pazienti, è oggi utilizzata, quando attuabile, su tutti i pazienti cardiochirurgici pediatrici.

Di particolare rilievo, infine, il trattamento dei pazienti adulti affetti da cardiopatie congenite con cardiopatia congenita (cosiddetti GUCH): tali pazienti, infatti, presentano problematiche clinico-chirurgiche peculiari che richiedono la presenza di expertise trans-disciplinari difficilmente reperibili in una stessa struttura; la Fondazione, in merito, costituisce di sicuro un riferimento che vede operare fianco a fianco cardiochirurghi e cardiologi pediatrici e per adulti cui si affianca un graduale potenziamento delle attività di elettrofisiologia in ambito pediatrico e la presenza di un imaging avanzato.

L’attività di diagnostica spazia dal neonato all’anziano con una importante attività di diagnostica prenatale per le cardiopatie in utero e – in collaborazione con locale ASL 1 – di assistenza pre- e peri-partum in donne provenienti non solo dalla Toscana con gravidanze con diagnosi prenatale di cardiopatia fetale e per il parto di pazienti cardiopatiche: presso l’Ospedale del Cuore è, infatti, presente un’area nascita integrata realizzata in collaborazione con l’U.O. Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale delle Apuane, che accoglie gestanti cardiopatiche o portatrici di feti affetti da cardiopatia.

Le tecnologie d’immagine a supporto all’attività di diagnosi e cura nei due Stabilimenti ospedalieri coprono, con strumentazione e competenze di alto profilo, tutti i settori di attività, dalle metodiche di indagine con gli ultrasuoni, alla radiologia tradizionale, TAC e angioTAC, alle tecniche di medicina nucleare (con apparecchiature moderne ad alta risoluzione e bassa radioesposizione), PET e TC-PET, RM 1,5 e 3 Tesla (peculiare l’attività in ambito cardiaco, vascolare e neuroradiologico) e di densitometria ossea.

Le indagini funzionali coprono tutte le metodologie d’interesse cardiovascolare e pneumologico e quelle di laboratorio spaziano dalla biochimica clinica (con laboratori attrezzati con la possibilità di dosaggio di biomarcatori neuroendocrini e cardiovascolari, oltre a quelli convenzionali), alla genetica e alla medicina molecolare.

La completa informatizzazione delle due strutture, infine, fa della Fondazione un ospedale paperless, oltre a costituire un ausilio fondamentale per le attività cliniche e di ricerca, a totale beneficio dei pazienti i cui dati clinici relativamente ad esami, visite e precedenti ricoveri sono immediatamente e costantemente disponibili.

Si tratta di una serie di sviluppi software realizzati internamente alla struttura, che pervadono tutte le attività cliniche dell’Ente e che costituiscono un riferimento unico nel panorama nazionale, oggi in corso di trasferimento alle strutture ospedaliere della ASL Toscana Nord Ovest ed all’Azienda Ospedaliera “Meyer” di Firenze.