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Risonanza e malattia epatica, lo studio di Monasterio

Nell’ambito del Congresso ISMRM (International Society for Magnetic resonance in Medicine) Monasterio ha presentato uno studio sui dati epatici realizzato dagli ingegneri Antonella Meloni e Vincenzo Positano, dai cardiologi Andrea Barison, Giancarlo Todiere e Chrysanthos Grigoratos, da Filippo Cademartiri, Direttore del Dipartimento Imaging, dal tecnico di radiologia Giovanni Novani e dalla data  manager Laura Pistoia, in collaborazione con studiosi dell’Università di Ferrara e dell’università di Padova .  Lo studio, per la prima volta, ha individuato i valori epatici normali di alcuni parametri (T1 eT2) rilevabili con Risonanza Magnetica, specifici per età, sesso e segmento del fegato, per una  diagnosi personalizzata della malattia epatica sulla base delle caratteristiche di ogni paziente.
La Risonanza Magnetica (RM) permette, infatti, di diagnosticare le malattie del fegato attraverso la misura dei tempi di rilassamento T1 e T2 che caratterizzano il tessuto epatico. Per una diagnosi accurata è importante la conoscenza dei valori normali di T1 e T2 da confrontare con quelli del paziente sotto esame. Lo studio, presentato in un abstract al Congresso ISMRM, ha determinato i valori normali di T1 e T2 epatici specifici per età, sesso e segmenti epatici su uno specifico scanner per risonanza magnetica. Un risultato importante per Monasterio e la conferma dello stretto legame tra  ricerca e clinica per una medicina sempre più personalizzata.
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