Da Luigi Donato, a Attilio Maseri, Carlo Contini, Antonio L’Abbate, Daniele Rovai, l’idea della centralità del paziente e della ricerca che si fa cura è arrivata sino a oggi, ed è stata fatta propria da tutto il Dipartimento Cardio-Toracico della Fondazione Monasterio, diretto – come anche l’UOC Cardiologia e Medicina Cardiovascolare dell’Ospedale San Cataldo – dal Professor Michele Emdin.
«Sono stato un bimbo studioso, anche troppo, uno scout nel Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani, un figlio e nipote amatissimo, un giovane appassionato di politica, uno studente curioso. Sono un testimone della storia dei miei, perché non si ripeta mai più, innamorato delle arti e della letteratura. Sono marito di una grande artista, Ursula Ferrara, e padre di una figlia straordinaria, Annick, nonno di due stelle, Ariel e Miryam».
«Sono un clinico, un ricercatore, un docente che ama insegnare le cose che sa e, soprattutto, l’amore per questo mestiere unico, che ci consente di leggere nei volti e nelle storie libri che non raccontano solo malattie ma persone, e di dare un sollievo a un problema, a un’ansia, a un dolore. Ho preso il testimone da un grande Maestro, Luigi Donato, che ha creato un Ospedale speciale dove, nel Suo insegnamento, continuiamo a operare quotidianamente al servizio dei Pazienti e dove si fa ricerca con i Pazienti nel cuore».