“En convento…ajè talento”: la commedia musicale in dialetto massese che fa ridere e fa bene al cuore

 

La commedia in dialetto per la ricerca che cura della Monasterio.
In scena al teatro Guglielmi “En convento…ajè talento”, la commedia musicale in dialetto massese tratta dal film “Sister act 1”, nei giorni 27/28/29 gennaio alle 21.
Arte, intrattenimento e solidarietà: il ricavato sarà destinato all’attività di ricerca, cura e accoglienza dell’Ospedale del Cuore di Massa della Fondazione Monasterio.
Monasterio, centro di alta specialità per la cura del cuore di tutte le età, dal feto fino al grande anziano, da sempre è molto legata al territorio e alla cittadinanza, e iniziative come questa ne sono una testimonianza.

Dopo il successo ottenuto nel 2017, torna – dunque – al Teatro Guglielmi lo spettacolo “En convento…ajè talento”: sul palco, la Compagnia Teatrale “El Convento” con la partecipazione della Compagnia “Pan fatto n’ cà”. L’intero cast ha aderito – nuovamente – al progetto per lo scopo benefico condiviso.
Appuntamento per le serate di 27/28/29 alle ore 21.
Un centinaio le persone coinvolte, sia sul palco che dietro le quinte: Direzione Artistica di Anna Maria Mosti, regia di Fernando Petroli, trasposizione del testo dall’italiano al dialetto massese a cura di Fabio Cristiani, coreografie del Maestro Franco Bernardini (Bernadini Dance Academy), costumi di scena della Scuola Alta Moda di Cristina Bertuccelli, Maestra di canto Simona Palagi, ed il coro è costituito da varie voci, appartenenti anche ad alcuni cori parrocchiali. Videoriprese di Pierpaolo Bondielli, service audio e luci di Extrapalco di Maurizio Borghetti.
Il progetto è sostenuto da Lions Club Massa Carrara Apuania e da Pro Loco Castagnola, e ha ricevuto il patrocinio gratuito del Comune di Massa.

«Un grazie di cuore alle 100 persone, fra attori, ballerini, cantanti, regia, che hanno pensato a noi – ha commentato Marco Torre, Direttore Generale della Monasterio. Iniziative di questo genere sono la testimonianza che ciò che facciamo ogni giorno per i pazienti e per il territorio è apprezzato».

«Avevo questo sogno – ha detto Anna Maria Mosti, Direttore Artistico. L’ho condiviso con Fabio Cristiani e immediatamente ci siamo messi al lavoro. La trasposizione del testo in dialetto, la regia, il coro, il corpo di ballo, i costumi. Già l’edizione del 2017, e poi questa del 2023 sono dedicate a Giuliana Andreazzoli, un pilastro del dialetto massese».

«Dalla riapertura del Teatro, abbiamo ricevuto molte richieste per portare in scena commedie in dialetto massese: da ciò è nata la rassegna dialettale di questa stagione teatrale – ha concluso Nadia Marnica, Assessore alla Cultura del Comune di Massa. Mi piace continuare la tradizione del dialetto, che – credo – non debba essere dimenticato mai in nessun luogo. Inoltre, il valore aggiunto è la devoluzione del ricavato alla Monasterio, eccellenza del nostro territorio e oltre».